Trapizzino apre nuovi locali a Roma e all’estero

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È un fine anno con i botti quello di Trapizzino. L’ormai mitico triangolino di pizza si consolida a Roma e guarda ormai sempre di più all’estero. Dopo l’apertura dello scorso 5 ottobre al Mercato Centrale Roma sono in arrivo altre due nuove aperture sempre nella Capitale a piazza Risorgimento e piazza Trilussa. Dopo il debutto del locale in Via Giovanni Branca, 88, prossime aperture in Giappone, a Kanazawa, Tokyo e a New York.

 

 

L’IDEA

Se in cucina parliamo di scarpetta tutti sappiamo di cosa si tratta. Soprattutto se siamo a Roma. Nasce da questa idea Trapizzino, il nuovo format della piazza a taglio.

Trapizzino è un triangolo di pizza bianca che contiene delizie tipiche della cucina romana come polpette al sugo, picchiapò, trippa, coratella, seppie e piselli e tant’altro ancora. Sul sito dell’azienda gli autori spiegano così la loro mission.

“Trapizzino è un modo innovativo di apprezzare con gusto la tradizione di ricette tramandate dalle nostre nonne o dalla nostra famiglia, elaborate con passione inalterata, con il ricordo ancora fresco di quando ci alzavamo la mattina e sentivamo il profumo del sugo che bolliva già da ore in pentola, quando di nascosto ci intingevamo la rosetta (rigorosamente del giorno prima)col rischio di prenderci pure una bacchettata sulle mani.”

NUOVE APERTURE

La novità di questi giorni è che Trapezzino,

I 5 TRATTI

Trapizzino è un prodotto che nasce dall’amore per la pizza e per la buona cucina. Ogni singolo Trapizzino deve essere portatore di questi valori e mantenere sempre uno standard di gusto eccellente.
Ci sono 5 tratti fondamentali, 5 segreti che rendono ogni pezzo un autentico Trapizzino:

1 – LA PIZZA
La pizza bianca è la base di Trapizzino, l’elemento che rimane costante al variare dei gusti e che, con la sua consistenza caratteristica e la sua forma triangolare, contraddistingue il prodotto rendendolo unico. La Consistenza: morbida dentro, croccante fuori.

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2 – IL LIEVITO MADRE
Il gusto e la digeribilità che contraddistinguono la pizza di Trapizzino  sono garantiti dal lievito madre,  un ingrediente segreto custodito gelosamente e mantenuto vivo grazie ad una cura quotidiana.  Il lievito madre è infatti una sostanza viva, che deve essere accudita e nutrita ogni giorno con acqua e farina. Il lievito madre utilizzato per Trapizzino risale alla tradizione panificatoria del sud Italia e viene tramandato di generazione in generazione da oltre cento anni.

3 – LE RICETTE
Le ricette che compongono i ripieni di Trapizzino sono frutto di una lunga ricerca che tiene insieme la tradizione familiare, il costante confronto con gli addetti ai lavori, i racconti di nonne e zie,  la scoperta di ingredienti segreti e metodi personali.  L’intenzione  di  proporre la  migliore  cucina romana ha  portato a compiere un’approfondita indagine sul territorio.

4 – IL TEMPO
Se consideriamo  che per fare dieci trapizzini ci vogliono due giorni è facile capire perché per Trapizzino il tempo è un ingrediente.
Non a caso, si dice che il panettiere  debba essere un tipo calmo.
Del resto, la  cucina tradizionale è  caratterizzata  dai tempi  lunghi:  l’attesa dell’impasto, le fasi di lievitazione, la cottura delle carni in umido, tanto per fare qualche esempio.

5 – LA PASSIONE E LA CURA
Stefano Callegari e Paul Pansera vivono la cucina e i suoi profumi da quando portavano i pantaloni corti e hanno una gran voglia di trasmettere la loro passione viscerale a chiunque sia interessato.

 

LA STORIA

Stefano Callegari è l’inventore di Trapizzino.
 Nasce a Roma il giorno di natale del 1968. La sua famiglia è da sempre nella ristorazione romana e lui riesce a coglierne tutti i segreti fin da bambino. Come racconta alla food blogger Katie Parla, nel 1992 si avvicina al mondo della pizza facendo le consegne per un panificio. È un ragazzo curioso e quindi segue il panettiere come un’ombra, lo osserva con attenzione, gli fa mille domande: è così che impara a fare una buona pasta di pane. Poi come lavoro estivo inizia a fare il pizzaiolo, e impara ancora.
Nel 1995 frequenta un corso professionale per la pizza grazie al quale apprende le tecniche e capisce il senso di ciò che aveva fatto fino a quel momento.

 

Dal 1996 lavora come steward per una compagnia aerea italiana e di fatto per 15 anni gira tutto il mondo, mantenendo sempre viva la passione per la pizza.
Nel 2005 insieme a un paio di amici apre la prima pizzeria di nome “Sforno”; un successo cui segue la pizzeria al taglio di Testaccio che sarà luogo di nascita di Trapizzino insieme a “Tonda”, un’altra pizzeria aperta in seguito da Stefano,  diventano nel tempo due punti di riferimento per i veri amanti della pizza.
Grazie alla passione che mette nel suo lavoro, Stefano Callegari riesce nell’impresa di fare finire una pizzeria nelle guide gastronomiche.
Dal 2005 si dedica allo studio dello street food e dopo varie sperimentazioni decide di dare forma alla sua intuizione. Così nel 2008 nasce Trapizzino.

Paul Pansera si occupa di locali da più di vent’anni. Ha innovato il panorama della ristorazione romana introducendo l’idea di locale polifunzionale aperto tutto il giorno. Amico di Stefano da una vita, per molto tempo ha seguito da vicino I’evoluzione di Trapizzino. Innamorato del prodotto, sogna di farlo conoscere in tutto il mondo. Ci ha messo poco a convincere Stefano che si tratta di un sogno possibile.

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