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Prosegue la collaborazione tra la Guardia Costiera della Capitaneria di porto di Fiumicino e il Comando della Polizia Locale di Ciampino, che prevede diversi controlli a tutela del consumatore sulla qualità del pesce posto in vendita nelle pescherie, nei supermercati e quello somministrato nei ristoranti. Nei giorni scorsi, pattuglie miste hanno visitato le rivendite ciampinesi.
La costanza dei controlli, sia congiunti sia da parte del Comando di Polizia Locale, ha fatto riscontrare mediamente uno standard idoneo. I controlli si sono soffermati principalmente sulla rispondenza di quanto pubblicizzato al cliente, mediante i cartelli indicanti prezzo e provenienza dei prodotti, e quanto ciò fosse reale, a fronte di una verifica della tracciabilità effettuata mediante controllo delle fatture di acquisto e parametri di qualità. Due i casi negativi riscontrati, in particolare presso un banco di un mercato giornaliero, dove è stato necessario porre sotto sequestro l’intera quantità di pesce posto in vendita. La Guardia Costiera e la Polizia Locale hanno infatti accertato che il rivenditore poneva sulla merce un semplice cartello con il nome della razza di pesce e il prezzo, lasciando pensare che fosse tutto pesce fresco, pescato e locale, mentre dal successivo riscontro veniva verificato che una parte era fresco, una parte era decongelato, una parte di allevamento e ben poca parte era pescato nei mari locali, dove peraltro fino al 10 ottobre vige il fermo pesca per la pesca a strascico. Alcuni problemi sono stati poi accertati presso un ristorante, dove i mitili venivano conservati, prima della somministrazione, fuori dalle retine, con conseguente deterioramento della qualità e mancata possibilità di riscontro sulla effettiva provenienza del prodotto.