Torna a Roma Vinoforum, tante novità per l’edizione 2019

Vinòforum

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Dal 14 al 23 giugno 2019 torna a Roma Vinoforum, il festival romano del vino con 2500 etichette di 500 cantine italiane e straniere. Un mondo enologico che troverà spazio sui banchi d’assaggio allestiti nei 12mila metri quadrati del parco di Tor di Quinto, a Roma, nuova sede di una manifestazione che da sedici anni riunisce appassionati e intenditori. “Ma la vera novità saranno i cinque temporary restaurant, cucine a vista dove a prezzi popolari si potranno assaggiare piatti di chef stellati, da Heinz Beck a Martina Caruso”, annuncia Emiliano De Venuti, organizzatore di Vinòforum.

I temporary restaurant ospiteranno 31 chef divisi in cinque filoni tematici: i grandi maestri stellati, la cucina di mare, gli chef emergenti, la cucina al femminile e le grandi osterie. Tre i piatti che proporrà ogni cuoco. I prezzi? 7-8 o 12 euro. E si potranno sorseggiare, in abbinamento, flûte di champagne delle maison Dom Pérignon, Veuve Clicquot, Moët&Chandon e Ruinart. Tra i nomi che saranno dietro ai fornelli, lo chef Heinz Beck della Pergola (il 14 giugno), Stefano Marzetti di Mirabelle e Angelo Troiani del Convivio (il 14 e 15), Giuseppe Di Iorio di Aroma (il 16 e 17) e Iside Di Cesare della Parolina (16 e 17). Ma la lista di nomi è lunga e la chiusura delle cucine a vista sarà affidata, il 22 e 23 giugno, alla chef Martina Caruso del Signum di Salina, a Maria Luisa Zaia dell’Oste della Bon’ora di Grotaferrata e Gianluca D’Agostino del Veritas di Napoli. “L’eccellenza alla portata di tutti”, ribadisce De Venuti, che poi precisa: “Il successo della filosofia democratica di Vinòforum è nei numeri, perché da un pubblico di 80 persone di sedici anni fa siamo arrivati alle 44mila presenze dello scorso anno”.

E in questa edizione di motivi per tornare ce ne sono molti. Un’altra novità è rappresentata dall’area Top Tasting, dove per dieci giorni ci saranno degustazioni guidate delle eccellenze dell’enologia mondiale con nomi del calibro di Château Palmier, Cantina Jermann e Jacquesson, tanto per citarne alcuni. “Ma quest’anno Vinòforum ha deciso di concentrarsi anche sulle novità e le stravaganze della lavorazione della materia prima”, spiegano gli organizzatori, che hanno riservato un’area del festival alla Food Revolution. In pratica, il classico menu verrà ridefinito con piatti di qualità a base di caviale, gelati e pasta proposti in forme completamente nuove.

 

Infine, dopo un giro nei banchi d’assaggio di rossi, bianchi e rosè internazionali non può non mancare una sosta almeno ad una delle 10 cene d’autore previste nel calendario di Vinòforum. Le Night Dinner (con posti limitati e solo su prenotazione) hanno un costo di 35 euro e sera dopo sera i migliori cuochi d’Italia abbineranno i propri piatti a grandi vini. Ci saranno lo chef Francesco Apreda (Idylio-Roma), Alba Esteve Ruiz, Igles Corelli (Mercerie- Roma), Alessandro Capponi (Host-Fiumicino), Roy Caceres (Mtamorfosi-Roma), Oliver Glowig (Barrique-Monte Porzio Catone), Massimo Viglietti (Enoteca Achilli al Parlamento-Roma), Andrea Viola (Il San Giorgio-Roma), Federico Delmonte (Acciuga-Roma), Antonio Ziantoni (Zia Restaurant-Roma). “Saranno cene seduti al tavolo, esclusive per piatti e contesto  – dice De Venuti – ma estremamente contenute nei costi per avvicinare alla cucina di alto livello anche chi normalmente non frequenta determinati di ristoranti”. L’intento è chiaro e ben definito. A Vinòforum si brinda a un’enogastronomia dichiaratamente universale e popolare.

 

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